Cosa è la salute?

Il concetto di salute è stato formulato nel 1948 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e corrisponde  ad " uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità". Questa definizione ci aiuta a guardare meglio anche alla connessione corpo-mente. Vi sarete accorti anche in condizioni normali il corpo e la mente vanno di pari passo. Quando invece, si ha mal di testa o non si sta bene, non ci si sente mai al pieno della forma anche mentale, così come quando si è tristi il corpo appare spesso stanco, e così via…

 

Tanti eventi possono contribuire a non farci sentire bene...

Tutti gli eventi inoltre,  possono essere potenzialmente traumatici, soprattutto quando non ce li aspettiamo o non ce li possiamo immaginare. Tra questi:

1. eventi accaduti direttamente alla persona, ad esempio: ricevere una diagnosi di malattie minacciose per la vita, gravi incidenti automobilistici, aggressione personale violenta, essere presi in ostaggio, incarcerazione, divorzio, stalking, incidenti, disastri naturali o provocati. Trovarsi di fronte ad eventi spiacevoli che ci fanno sentire impotenti, come avere necessità di una causa civile o penale.

2. eventi accaduti in qualità di testimoni, ad esempio: l'osservare il ferimento grave o la morte innaturale di un'altra persona dovuti ad assalto violento, incidente, il trovarsi di fronte inaspettatamente a un cadavere, ... Anche l’assistenza a familiari o amici che hanno subito un evento traumatico può portare a sensazioni ed emozioni che possono meritare attenzione

3. eventi di cui si è venuti a conoscenza. Quando siamo molto legati a qualcuno o accade qualcosa vicino a noi che ci spaventa molto, ci possiamo sentire come se stesse accadendo anche a noi

Altri eventi possono risultare particolarmente difficili da gestire, ad esempio:

- separazione e/o divorzio;

- gestione inaspettata della prole da soli;

- avere una improvvisa compromissione fisica che porta a condizionamenti nella propria vita (ad esempio: per gli sportivi il doversi astenere dallo sport per lunghi periodi per motivi di salute)

- vivere cronicamente in condizioni economiche precarie o disagevoli;

- subire un'ingiustizia;

- dover sostenere procedimenti legali

-  avere avuto un incidente stradale,

- ecc...

E allora cosa fare?

È bene tenere presente che in situazioni critiche o pericolose o di stress protratto, le persone possono non comportarsi in modo normale.

Pertanto provare sentimenti e sensazioni intense, o impressioni che non riescono a dominare, è assolutamente fisiologico e naturale.

In situazioni straordinarie, le sensazioni di paura, ansia e panico sono reazioni normali dell’organismo. In questi momenti esistono sintomi che è bene riconoscere e che quindi descriveremo.

Questi sintomi possono presentarsi immediatamente o dopo qualche tempo, anche dopo mesi, in maniera blanda o meno intensa.

ANSIETA’: una spiacevole sensazione di tensione e di timore

- DEPRESSIONE: una sensazione di stanchezza con relativa perdita di interesse nel mondo esterno, apatia, una visione prevalentemente negativa di sé e degli altri

- PAURA: di subire danni per sé e per le persone care, di essere lasciato solo, di dover lasciare i propri cari, di cedere allo stress, di subire un nuovo brutto avvenimento, di non farcela

- TRISTEZZA: a causa di ciò che è accaduto e di ciò che ha comportato per sé e per i propri familiari

- VERGOGNA: per essere sembrato indifeso, vulnerabile e bisognoso degli altri, per non essersi comportato come avrebbe desiderato

- RABBIA: per quello che è successo, verso l’ingiustizia e l’insensibilità degli avvenimenti, verso la vergogna e l’umiliazione, verso la sensazione di mancanza di comprensione degli altri, verso l’indifferenza

- RICORDI: di impressioni, di mancanza o di amore per persone care che stanno male

Si possono provare inoltre sensazioni fisiche come stanchezza, insonnia, incuria, fatica mentale (ad esempio: perdita di memoria e concentrazione), disorientamento, palpitazioni, tremori, difficoltà respiratorie, costrizione alla gola e al petto, nausea e diarrea, tensioni muscolari che possono provocare dolori (ad esempio: emicrania, dolori al collo e alla schiena, spasmi al ventre), irregolarità mestruali,  cambiamenti nella vita sessuale.

Possono instaurarsi nuovi legami familiari o di gruppo, ma nello stesso tempo possono verificarsi anche tensioni. Relazioni armoniose possono essere sostituite da conflitti. Possono insorgere iperattività, difficoltà di relazione, diminuzione dell’efficienza, momenti di rabbia e di litigiosità, abbandono delle attività favorite, incremento dell’uso del tabacco o altre droghe.

Ci si può ritrovare apatici o di fronte a pensieri e/o sogni invadenti che non ci permettono di andare oltre.

QUANDO E’ NECESSARIO RICORRERE AD UN AIUTO PROFESSIONALE?

se da soli diventa difficile gestire sentimenti o sensazioni fisiche

- se si ritiene che le sensazioni tardino troppo a tornare normali, se si prova tensione cronica, confusione, senso di vuoto o spossatezza

- se continuano a manifestarsi sintomi fisici

- se dopo un mese ci si sente ancora apatici e privi di energie

- se si dorme male e si hanno incubi

- se non si ha nessuno con il quale condividere i propri sentimenti quando sarebbe necessario. Capita anche di sentirsi imprigionati nella fatica di trattenere le proprie emozioni anche per non sovraccaricare o preoccupare ulteriormente i propri familiari

- se le relazioni di coppia diventano tese e si hanno problemi sessuali

- se dopo l’evento si continua ad esagerare con fumo, alcool e altro

- se diminuisce l’efficienza sul lavoro

- se l’intensità delle emozioni che si provano è talmente alta da farsi sentire in balia degli eventi esterni

Intervenire in itinere permette di recuperare più in fretta lo stato di benessere e prevenire ulteriori peggioramenti fisici o relazionali.

Inoltre ad esempio, associare ad un procedimento penale, un sostegno psicologico consente di tenere conto di sentimenti e diritti.