Salute in musica
Debora Battani, Anna Maria Bellagamba, Luciana Bigazzi, Valeria Zaccheroni, Gian Luca Cesa, Irene Del Gobbo, Maria Rosaria Ritacco, Davide Sisti
Condivisione dei risultati di una sperimentazione avvenuta con i pazienti seguiti dal Centro Obesità e Nutrizione - Clinica Villa Igea di Ospedali Privati Forlì (pazienti affetti da grande obesità e disturbi del comportamento alimentare tipo Bingeeatingdisorder), e con i pazienti ricoverati presso una Residenza a Trattamento
Riabilitativo dell’AUSL Romagna, sede di Forlì, per verificare gli effetti della musica su ansia e depressione con l'impiego di musiche composte da Luciana Bigazzi (SOIR DE TUBEREUSE, BLUE MOON ROSE, WHITE ROSES)
La ricerca si è realizzata somministrando i questionari BDI e STAI in forma anonima come test e retest dei 3 brani musicali, a seguire sono stati svolti dei momenti di confronto sull’esperienza con i partecipanti.
I risultati sono riferiti all’effetto di una unica somministrazione musicale (durata 12 minuti circa). Sono stati analizzati i risultati nei diversi ambiti di intervento:
6) STUDIO: pazienti seguiti in psicoterapia di gruppo (7 pz su 8 totali hanno anche problematiche alimentari)
7) AMBULATORIO: pazienti seguiti a domicilio del centro obesità e nutrizione clinica (conc*)
8) DH: pazienti che effettuano percorso semiresidenziale a cadenza settimanale a termine presso il conc
9) REPARTO: pazienti ricoverati presso degenza conc
Nel conc i livelli di intervento seguono tendenzialmente i livelli di compromissione della patologia (minore a livello ambulatoriale fino al grado massimo nel ricovero)
l RTR - Residenza a Trattamento Riabilitativo Zignola– AUSLRomagna, ambito di Forlì): pazienti ricoverati in fase post acuta con disagio psichico. E’ l’unico gruppo che ha effettuato diverse somministrazioni agli stessi partecipanti
l Gruppo di controllo
L’ipotesi di partenza era verificare se persone affette da obesità e/o disturbi del comportamento alimentare utilizzino il cibo come modulatore degli stati emotivi, strumento di compensazione di disagio psichico o carenze. Verificare, inoltre, se le persone con alessitimia ed una scarsa capacità di tollerare le frustrazioni, abbiano la capacità di sentire e reagire allo stimolo musicale in quanto questo tipo di stimolo si esprime e agisce passando dal non verbale, toccando la dimensione emotiva senza l’utilizzo o il controllo di quella razionale, intellettuale.
I dati personali raccolti riguardano: età, genere, grado di istruzione, se è in corso un supporto psicologico, psichiatrico o entrambi, se utilizza strumenti musicali. Se si, questi vengono messi in relazione ai risultati ottenuti con la ricerca, formulando ipotesi interpretative che verranno messe in luce nel poster.
Sono emerse interessanti riflessioni non solo dall’analisi del dato numerico ma anche sul versante comportamentale che confermerebbero quanto la Musica sia fonte di benessere anche con questa tipologia di persone.
Con il recupero della visione olistica, proprio in virtù del fatto che mente e corpo sono strettamente intercorrelati, molte patologie possono concretamente beneficiare della terapia con la musica in quanto viene stimolata un’interazione tra corpo e mente bidirezionale. Quando i suoni dalle orecchie arrivano al cervello cambia la biochimica del corpo. Come numerose ricerche hanno dimostrato, l’ascolto della musica influenza lo stato di salute del nostro corpo attraverso quattro vie: il piacere, lo stress, il sistema immunitario e l’aggregazione sociale .Queste vie di azione della musica sul nostro corpo sono regolate dalle variazioni chimiche di ormoni quali la dopamina e gli oppioidi, il cortisolo, la serotonina e l’ossitocina. La musica, inoltre, stimola e incrementa la neuroplasticità cerebrale e tale multiforme fenomeno è stato testimoniato dalle Neuroscienze.
Molti studi hanno evidenziato come la musica riesca ad abbassare i livelli di stress che sappiamo essere la causa della maggior parte delle malattie.
La ricerca viene intesa come opportunità per comprendere un futuro utilizzo di questo stimolo nella pratica clinica. Non risulta esistano altre ricerche sull’utilizzo, in questo senso, della musica con le tipologie di pazienti prese in esame.
* conc si riferisce Centro Obesità e Nutrizione Clinica